NO AI DIRITTI PRECARI!

L'Italia era una Reppubblica fondata sul lavoro....Riappropriarsene è possibile!







domenica 28 febbraio 2010

Entro nel vivo del dibattito politico elettorale .




Ho assistito pietrificata alle dispute politico elettorali di questa ultime settimane: candidature contese, rivalità interne alle correnti di partito, inciuci atti a screditare il collega di schieramento , trovando il tutto vergognosamente sconcertante.
L’anno si è chiuso in modo tragico. I dati del mercato del lavoro evidenziano una situazione drammatica. Il tasso di disoccupazione italiano, “ufficialmente” all’8,2%, inganna. Se si considerano anche i cassi-integrati il dato non solo si allinea ma supera la media europea del 12%. Ma non è solo il tasso di disoccupazione ad allarmare. Sono i rilevamenti sulla precarizzazione che alimentano previsioni poco rosee sulla capacità di tenuta non solo italiana ma anche della nostra Regione e in particolar modo della nostra Provincia ,una volta fuoriusciti dalle fasi più buie della crisi. Ciò a cui stiamo assistendo è infatti, un costante scivolamento verso le fasce più deboli e meno protette della precarietà. Chi sino a poco tempo fa aveva un contratto stabile di lavoro, se licenziato, oggi si deve accontentare di un contratto atipico, magari con qualche garanzia in termini di previdenza e diritti del lavoro. Chi, invece, si trovava già nel limbo della condizione precaria, assiste, impotente, in assenza di qualunque forma di ammortizzatore sociale che garantisca continuità di reddito, ad un degrado delle proprie condizioni contrattuali e salariali. Si tratta di una tendenza al peggioramento delle condizioni soprattutto di reddito che colpisce tutti i settori lavorativi, in particolare quelli legati alle nuove professioni del terziario. Le lotte in atto ci mostrano che anche la capacità concertativa dei sindacati è venuta meno.
A fronte di queste constatazioni le dispute di potere risultano illogiche ed irrispettose nei confronti non solo di chi subisce nella solitudine e nell’abbandono completo gli effetti devastanti di un mal Governo che si protrae da decenni, ma anche un totale disinteresse verso i cittadini. E’ necessario dare uno scossone alla tendenza politica dei nostri giorni , una politica incentrata più sugli interessi di potere e di spartizione che sui problemi reali della gente, una politica che ha dimenticato cosa sia l’etica e seppur professi legalità e diritti di fatto giustifica chi al suo interno delinque. A parte i gesti di solidarietà proveniente da tutti gli schieramenti ben poco o quasi niente è stato fatto per i lavoratori improvvisamente rimasti senza lavoro. Di parole ne sono state dette tante, di accuse reciproche ne sono pieni i giornali ma di fatti concreti con amarezza devo constatare che non c’è ne sono stati alcuni. Di comune accordo col Comitato Precari Sanniti è stato deciso di scendere in campo e di presentare una candidatura indipendente per entrare nel vivo dei dibattiti per consentire anche a chi finora non ha mai avuto voce ,di poter parlare. Insieme alla Federazione della sinistra e di Rifondazione Comunista sempre vicini e di aiuto nelle nostre vertenze sarà possibile fare politica al servizio del cittadino ribaltando la tendenza del cittadino subalterno al politico . L’autunno 2009 è stato piuttosto gelido. L’inverno non si presenta molto diverso. Ma la primavera 2010 potrebbe essere calda, se i germogli che piantiamo oggi saranno in grado di maturare

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