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L'Italia era una Reppubblica fondata sul lavoro....Riappropriarsene è possibile!







venerdì 19 febbraio 2010

Siamo noi il cambiamento che vorremmo vedere avvenire al mondo

(da La Repubblica del 1/02/2010)
La corruzione "è diventata un fenomeno di costume", una "patologia grave" che nel 2009 ha fatto registrare un aumento di denunce alla Guardia di finanza del 229% rispetto all'anno precedente, nonché un incremento del 153% per fatti di concussione. E' la denuncia del procuratore generale e del presidente della Corte dei Conti, Mario Ristuccia e Tullio Lazzaro, in occasione della cerimonia di apertura dell'anno giudiziario. Contro queste condotte illecite individuali, le pubbliche amministrazioni "troppo spesso" non attivano i necessari "anticorpi interni". "Il Codice penale - sottolinea Lazzaro - non basta più, la denuncia non basta più. Ci vuole un ritorno all'etica da parte di tutti. Che io, purtroppo, non vedo". …

- La corruzione - rileva il procuratore generale Ristuccia nella sua relazione - dilaga nella pubblica amministrazione: il Ministero dell'Interno, i Comandi dei Carabinieri e della Gdf, nel solo periodo gennaio-novembre 2009 hanno denunciato 221 reati di corruzione, 219 di concussione e 1714 reati di abuso di ufficio, con un vertiginoso incremento rispetto all'anno precedente. E' poi assai "grave" - aggiunge il presidente Lazzaro - la mancanza di "anticorpi" nella P.A. contro le condotte illecite individuali che causano "offuscamento dell'immagine dello Stato" e "flessione della fiducia che la collettività ripone nelle amministrazioni e nelle stesse istituzioni del Paese". "Se le pervicaci resistenze che questa patologia sembra opporre a qualsiasi intervento volto ad assicurare la trasparenza e l'integrità nelle amministrazioni possono dirsi essere una sorta di 'ombra' o di 'nebbia' che sovrasta e avvolge il tessuto più vitale operoso del Paese, non si può fare a meno di notare - sottolinea il presidente - che l'oscuramento resta tuttora grave, non accenna neppure a dissolversi o a flettere nella sua intensità". …


E’ il ripristino della legalità, dunque, come da mesi la Rete delle Rose Rosse Campania continua a ribadire, il nocciolo della ripresa dell’Italia e il nocciolo della ripresa e dello sviluppo del nostro Sud, dove ancora gli ispettori del lavoro vengono corrotti coi prosciutti o coi cellulari o addirittura con opere di ristrutturazione del proprio appartamento ma dove la corruzione è anche e soprattutto business primario per imprenditori e politici, dove l’intreccio politica e malaffare è tale da diventare un moderno nodo di Gordio, inestricabile.

Ecco dunque che è necessario che ognuno di noi si faccia novello Alessandro Magno e recida, cominciando dal piccolo della sua vita quotidiana, questo nodo.

Sì, perché ognuno di noi ha nelle sue mani la spada per reciderlo questo nodo, la spada del rispetto delle regole e delle leggi, la spada del rispetto dell’etica universale, l’etica del bene comune, l’etica del bene dello Stato.

E la maniera principale per recidere definitivamente questo nodo è non vendere la nostra passione politica e il nostro voto a chi offre di più, a chi più promette, a chi ci fa passare il progetto al comune, a chi ci fa avere il finanziamento, a chi ci dà il permesso edilizio, a chi non ci chiude il cantiere, perché proprio queste promesse sono contro il bene comune, contro lo sviluppo, contro la crescita del paese.

Ma è contro la crescita del paese anche la mancanza di rispetto per il cittadino elettore che i partiti, di destra e di sinistra, utilizzano ormai come costume diffuso.
Il cittadino elettore nella politica italiana non ha ruolo attivo se non quando si reca al seggio elettorale.
Il cittadino elettore è ai margini dell’azione politica e l’azione politica è lontana dal cittadino elettore perché votata solo al mantenimento delle poltrone non al bene comune.
Dunque, il bene dei partiti e non il bene dello Stato è al centro della politica in Italia: solo tornaconto personale altro che crescita del Paese!

Ai partiti politici serve un cittadino elettore da indottrinare, un cittadino da imbottire come un panino, da riempire di slogan, di parole e non di fatti, e allora ecco il “panem e circenses” di antica memoria, ecco l’eliminazione dell’ICI e il Grande Fratello, ecco De Luca ai campani e Bersani al Festival di Sanremo.

Ai partiti, di destra e di sinistra, servono dei cittadini scemi, nel senso che non ragionano con la propria testa, che non si pongono problemi, che votano e basta.

E, invece, ecco la magia di Internet, di Facebook e dei Social Network, magici aggregatori di teste pensanti, di gente che, pur non conoscendosi, ha in comune con gli altri il cervello e il libero pensiero, di gente che parla, che si confronta, che organizza e si organizza, di gente che si caratterizza per una gran passione politica e, soprattutto, per la volontà di non farsi strumentalizzare da una politica troppo intrecciata col malaffare.

E così torniamo al nodo gordiano di cui si parlava all’inizio…

Con la differenza che Alessandro Magno era solo e noi siamo in tanti, tanti cittadini elettori, tante teste pensanti, tanti uomini e donne che fanno la Politica con la P maiuscola.

Parafrasando le parole del Mahatma Gandhi, “siamo noi il cambiamento che vorremmo vedere avvenire al mondo”…
Dunque, mettiamoci finalmente al centro e, lottando quotidianamente, sempre e dovunque, per la legalità, diventiamo protagonisti del cambiamento.

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