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mercoledì 17 marzo 2010

Interventi urgenti sulla crisi occupazionale e subito: reddito sociale e nuovi posti di lavoro


La crisi occupazionale che sta investendo il Sannio, nel cuore di molti ma solo metaforicamente, e la Regione tutta, necessita di interventi tempestivi e risolutivi: precari della scuola, operai dei consorzi, della Sirti, dell'Imeva, dell'Augusta, della cava di Arpaia, del polo tessile, dell'Ital Print, i dipendenti della Unicoop gli ex somministrati del Rummo vivono una non vita, un non futuro in balia delle onde in attesa di sbocchi che non arrivano mai. E' necessario, come già accennato al Sindaco Pepe e alla Sua Giunta durante l'ultima occupazione dei precari della scuola al Comune di Benevento lo scorso mese di gennaio, dichiarare e confermare lo stato di crisi occupazionale del Territorio, creare una centrale operativa che si occupi del monitoraggio della situazione e raccolga i dati effettivi di tutti i cassaintegrati e licenziati del territorio considerato che molti licenziamenti di dipendenti a nero sono ancora sommersi. E' fondamentale investire prioritariamente nel settore produttivo e non solo per creare nuovi posti di lavoro: puntare nell'istruzione e ampliare la qualità della stessa istituendo nuovi percorsi formativi, nellla valorizzazione dei reperti paesistico archheologici,nelle fonti energetiche pulite quali i pannelli solari,la realizzazione, la gestione e la manutenzione degli spazi verdi sono uno dei tanti interventi possibili ad esempio. Bisogna anche garantire un reddito sociale a chi vive effettivamente una crisi non voluta: ai precari, ai giovani in cerca di prima occupazione, ai lavoratori part- time ai pensionati sociali, ai sottopagati e ai sottoccupati. Tale sussidio non va inteso come un'elemosina ma come strumento di garanzia per costoro. Questi lavoratori in serie difficoltà non devono essere disponibili a tutto e ricattabili. Devono essere messi in condizione tale da poter essere in grado di accettare e trovare un nuovo impiego in cui i diritti vengano tutelati. In questa fase delicata va sottolineato che tanti imprenditori spregiudicati e cinici, non ultima Telecom, approfittando della grave crisi occupazionale potrebbero imporre condizioni di lavoro inaccettabili , sottopagate e proficue solo per le loro tasche che indurrebbero di sicuro chi vive una difficoltà finanziaria ad accettare. Salario minimo garantito, nuovi posti di lavoro e monitoraggio della situazione sono interventi che vanno attuati immediatamente senza troppi giri di parole.

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