NO AI DIRITTI PRECARI!

L'Italia era una Reppubblica fondata sul lavoro....Riappropriarsene è possibile!







giovedì 27 maggio 2010

La crisi avanza cos' come la nella scuola sarà mattanza....

Da oltre un anno i precari della scuola parlano della crisi economica che
avanza, di licenziamenti di massa del personale scolastico e non. Spesso
derisi, da chi ci governa, definiti catastrofisti da chi Presiede. Ora,
considerata la situazione, "gli accusatori" devono per forza dichiarare
l'inesorabile fallimento dello Stato e ammettere ciò che abilmente, o quasi,
avevano nascosto attraverso i media: la gravità di una crisi che è solo ai
primordi. Tagli alle Regiomi, ai Comuni, blocco dei salari dei pensionamenti,
riduzione degli aiuti sociali tutte manovre che colpiscono una fetta di
popolazione di per sè martoriata che con grosse difficoltà riesce ad arrivare a
stento alla fine del mese." Non saranno messe le mani nelle tasche degli
Italiani " spesso viene dichiarato omettendo però di dire " direttamente!". Il
blocco dell'aumento salariale, delle assunzioni, degli scatti di anzianità,
delle finestre pensionistiche non solo mettono le mani nelle tasche ma le
perforeranno gravemente se si considera che i tagli dei fondi a Regioni e
Comuni comporteranno un elevato aumento delle tasse locali, che l"'introduzione
del pagamento dei pedaggio sui raccordi autostradali, la riduzione degli
ammortizzatori sociali, l'aumento delle tariffe, della benzina, dei beni di
consumo fondamentali prosciugheranno rapidamente gli stipendi striminziti dei
dipendenti pubblici. Chiedono sacrifici e noi chiediamo e i loro? Perchè non
dimezzano gli stipendi degli Istituzionali? Perchè non eliminano le feste, gli
spechri, gli incarichi ad amici e parenti sconsiderati? Perchè non bloccano le
finestre pensionistiche dei parlamentari che dopo un solo mandato hanno diritto
alla pensione a vita? perchè non sanzionano chi trasferisce illegalmente i
profitti all'estero ed evade ? Perchè non tassano le rendite, le banche? Perchè
la crisi delle banche e delle speculazioni borsistiche deve ripercuotersi
sempre sui più deboli? A questo si aggiunge il silenzio dei rappresentanti
Regionali e Parlamentari del Sannio. Impegnati a discutere sui problemi interni
al partito, ad accusarsi reciprocamente di "comunismo" di "incompetenza", a
pensare a un improbabile passaggio nel Molise dimenticano volutamente, per
comodità che la crisi è particolarmente sentita e vissuta nel Nostro
Territorio. Assenti all'incontro del 21 maggio presso il Comune di Benevento i
consiglieri Regionali Del Basso De Caro , Sandra Lonardo Mastella e il Senatore
Izzo invitati a partecipare all'assemblea dal titolo " La scuola ai minimi
termini" e silenti sull'argomento. Presenti come sempre il Sindaco, gli
assessori all'Istruzione e alla cultura Ionico, Palmieri e Falato e i
rappresentanti sindacali di Cisl, Gilda, Flccgil,Snals ,fortemente preoccupati
come noi delle prospettive poco rosee che si paventano. Gli incontri con
l'Onorevole De Girolamo e il senatore Viespoli hanno sortito un "vedremo a
livello Regionale" perchè a livello Parlamentare hanno tutti le mani legate.
Vorremmo ricordare che 769 lavoratori precari della scuola Sannita sono senza
lavoro da oltre un anno e che per loro non esiste alcuna forma di aiuto e di
sostegno al reddito. Gli onorevoli e i Senatori tutti dovrebbero dichiarare la
loro impossibilità a fare qualcosa guardandoli tutti e 769 negli occhi,
dovrebbero dirlo ai figli dei 769 lavoratori fantasma, dovrebbero dirlo ai
creditori dei 769 desaparacidos! Proprio oggi Bossi dichiara "La Provincia di
Bergamo resta o sarà guerra Civile!" L'esponente del partito dell'amore con
toni pacifisti strappa e porta a casa un'altra vittoria e il Governo
immediatamente fa retromarcia. Come mai il Sud non ha tanto ardire? Come mai
non si riesce a rappresentare il proprio territorio con la stessa fermezza
della Lega?Come mai i Fas vengono elargiti in percentuale maggiore al Nordi se
per legge l'85% spetta al sud.? Come mai non si è in grado di mantenere nemmeno
quanto spetta al Mezzogiorno per legge? Non è compito di chi viene eletto,
rappresentare le esigenze della popolazione? Qual'è il loro ruolo? Difendere se
stessi o la propria gente? Siamo sconcertati e fortemente delusi ma nonostante
ciò continueremo a denunciare, a protestare, a scendere in strada tutti i
giorni,. E' necessario organizzare uno sciopero generale in cui i Sindacati
tutti compatti scendano insieme ai lavoratori sempre più precari dando un forte
segnale: quello di voler davvero cambiare la politica del compromesso che
compromette il povero dipendente.
Comitato insegnanti Precari sanniti

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