NO AI DIRITTI PRECARI!

L'Italia era una Reppubblica fondata sul lavoro....Riappropriarsene è possibile!







martedì 1 giugno 2010

NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO


E’ arrivata la stangata. Una manovra pesantissima che colpisce i giovani, i
lavoratori, in particolare quelli pubblici, determina il licenziamento di
decine di migliaia di precari, taglia le risorse alle regioni e quindi al
welfare, toglie autonomia agli enti di ricerca che forniscono i dati sulla
situazione sociale del Paese. Una manovra con effetti depressivi, che aggrava
la crisi e contemporaneamente ne scarica i costi sul mondo del lavoro
complessivamente inteso: giovani, disoccupati, precari, lavoratori,
pensionati.
A breve scadrà ogni forma di ammortizzatore sociale, con il dilagare di un
precariato senza speranze, con tagli impressionanti dei servizi sociali, con un
massacro nella scuola pubblica (41 mila posti di lavoro in meno per settembre)
e l’espulsione in massa del precariato scolastico, con l’incessante attacco al
pubblico impiego, con la crescita a dismisura dell’evasione fiscale e con il
dilagare della corruzione, mentre la pressione del fisco sui salari e sulle
pensioni diventa intollerabile.In più, il governo vuole imporre una nuova
legislazione del lavoro (il Collegato al Lavoro, in formale riscrittura dopo il
rinvio di Napolitano alle Camere) per togliere le residue garanzie giuridiche a
milioni di lavoratori eliminando il freno dell’art.18 dello Statuto dei
Lavoratori, attraverso l’arbitrato concertato con i sindacati complici; e
annuncia ulteriori attacchi al diritto di sciopero, continuando a negare
rappresentanza e diritti ai sindacati di base, nonché la riscrittura dello
Statuto dei lavoratori per cancellarne definitivamente funzione e portata.Una
vera manovra di classe, condita da alcune insignificanti misure
propagandistiche che servono solo a gettare fumo negli occhi.

Il punto è che i governi europei hanno deciso di utilizzare lo spauracchio
della speculazione per ottenere il vero obiettivo, che è quello di demolire il
welfare e ridurre ulteriormente il costo del lavoro in Europa. I governi non
sono impegnati in una titanica lotta contro la speculazione, ma semplicemente
la utilizzano per giustificare il massacro sociale. Come negli anni ’90 l’
ingresso nell’Euro è stato usato per un generalizzato attacco contro i
lavoratori, oggi viene usata la speculazione. Un fantomatico nemico esterno
viene evocato per sconfiggere il nemico interno, i lavoratori.
Questa manovra non ci fa uscire dalla crisi ma la aggrava, ponendo le
condizioni per subire domani altre stangate.
Sperare che l’accettazione dei tagli e dei licenziamenti serva a far passare
la crisi sarebbe suicida.L’unica via di salvezza è la crescita rapida della
solidarietà e dell’unità nella lotta contro i poteri economici e politici
europei che vogliono continuare a far pagare i costi della crisi ai salariati e
ai settori popolari. Solo una generale mobilitazione europea, coordinata dalle
forze anti-liberiste, da coloro che ritengono possibile un altro mondo non
fondato sul profitto, sulla mercificazione globale e sul dominio del mercato,
in una stretta alleanza tra forze sindacali alternative, politiche e sociali,
può modificare il corso degli eventi.
Dobbiamo dire con chiarezza che la difesa del welfare, dei diritti e dei
salari dei lavoratori, dell’occupazione contro ogni licenziamento, costituisce
l’unico modo per difendere gli interessi generali della società e l’unica via
di uscita dalla crisi.
Per questo sabato 5 saremo in piazza con il sindacalismo di base a manifestare
a Roma:

Impediamo la Finanziaria- massacro

NO ai licenziamenti, all’attacco alla spesa sociale e ai lavoratori pubblici,
SI alla tutela dei pensionati, dei precari, dei disoccupati.

Cancellazione del Collegato Lavoro, dei tagli nella Scuola e nei servizi
pubblici.

Tassiamo i grandi patrimoni e le operazioni finanziarie; non un euro o un
posto di lavoro in meno per salvare banche, finanzieri e padroni.

Respingiamo l’attacco al diritto di sciopero, ai diritti sindacali e del
lavoro, ai contratti, alle pensioni, ai beni comuni.

A fianco dei lavoratori greci ed europei in lotta.
Comitato insegnanti precari Sanniti
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione della Sinistra
Centro Sociale Depistaggio
Comitato in lotta dei lavoratori dei Consorzi

Da Benevento ore 11:00 presso chiesa S Gennaro partirà un pullman gratis. Per prenotazioni 082450406 oppure contattarmi su FB.

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